Nuova figuraccia in Rai, ne hanno combinato un’altra: il comunicato è grottesco

Figuraccia senza precedenti per la rete televisiva Rai a causa di un errore madornale ed inaspettato: il comunicato non basta.

Rai
La sede della Rai (GettyImages)

Cresce di ora in ora la polemica intorno al lavoro della rete televisiva Rai divenuta ormai protagonista di una serie di errori madornali. L’ultimo pochissimi giorni fa quando un episodio in particolare ha colpito il grande pubblico.

Lo scorso 30 novembre, la Rai ha deciso di mandare in onda il film La Stagione della Caccia – C’era una volta Vigata. Alle 23.30 la rete ha mandato in onda l’ultimo slot pubblicitario prima del finale ma al termine della pubblicità, il pubblico si è ritrovato catapultato nello studio di Porta a Porta.

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Una situazione surreale con i telespettatori che non hanno così visto il finale con l’annessa risoluzione del caso. La rete televisiva di Viale Mazzini ha spiegato come sono andate le cose ed ha deciso di riprogrammare i minuti finali della fiction.

Rai, il comunicato e la decisione definitiva: i dettagli

La Stagione della Caccia (screenshot Twitter)

In questi giorni la Rai è intervenuta attraverso un comunicato per fare chiarezza sulla situazione sottolineando come Porta a Porta sia esente da colpe: “La mancata messa in onda su Raiuno degli ultimi 10 minuti di “La stagione della caccia”, del ciclo “C’era una volta Vigata”, è stata il risultato di uno spiacevole errore materiale nella trascrizione delle durate dei blocchi di trasmissione.

La rete ha deciso poi di scusarsi con tutti i coinvolti nel caso: La Rai si scusa con i telespettatori, con la società di produzione “Palomar” di Carlo degli Esposti, con il regista Roan Johnson, il cast e tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione del film.

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In queste ore è poi arrivata la decisione definitiva con la Rai che ha scelto di riprogrammare i 10 minuti del film. Questi saranno trasmessi martedì 7 dicembre dopo l’appuntamento con La Concessione del Telefono.

L’iniziativa della volenterosa rete televisiva sembra però non bastare in quanto la polemica sui social continua ad essere accesa. Questo anche perché così facendo, la Rai costringerà i telespettatori ad una lunga attesa serale prima di poter sapere come si è risolta tutta la storia.

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