Paolo del Debbio non li contiene | “Qua il problema è serio!”: sbigottimento in studio [VIDEO]

Durante la diretta di Dritto e Rovescio, due ospiti di Paolo del Debbio si son lasciati andare a una sfuriata incredibile. Caos in studio

Paolo del Debbio
Paolo del Debbio (Screen da Twitter)

I talk show sono tornati dopo la consueta pausa estiva, carichi di voglia e di programmi. Il 25 settembre, infatti, i cittadini italiani aventi diritto saranno chiamati a votare per le elezioni politiche e i salotti televisivi sono gli ambienti ideali per la campagna elettorale. Paolo del Debbio, con il suo Dritto e Rovescio, ha quindi invitato diversi esponenti, in modo da consentire a tutti di esporre i propri programmi.

Nel corso della puntata di giovedì 1° settembre, il talk show di Rete4 ha ospitato Luigi di Maio del Movimento Cinque Stelle e Silvio Berlusconi di Forza Italia. Durante la diretta, però, due ospiti in studio si son lasciati andare a una feroce discussione: è caos.

Paolo del Debbio se li lascia sfuggire: lite accesa

Dritto e Rovescio
Dritto e Rovescio (Screen da Twitter)

Uno dei temi principali della campagna elettorale è quello del caro vita. La pandemia ha inasprito in modo piuttosto considerevole i costi dei beni primari e la guerra tra Ucraina e Russia ha peggiorato la situazione, soprattutto a livello energetico. A questo si sommano le difficoltà lavorative di molte persone, che nei mesi dell’emergenza sanitaria si sono viste ridimensionare o addirittura concludere le mansioni lavorative e, di conseguenza, lo stipendio.

Ad oggi, la spesa famigliare per le bollette e gli alimenti è altissima e le diverse forze politiche mettono in gioco tutte le proprie proposte. Il primo ad affrontare il tema a Dritto e Rovescio è Giovanni Donzelli di Fratelli D’Italia: “Qui problema è serio: le attività economiche italiane sono di fronte a un aumento sia delle bollette che delle materie prime” ha annunciato. Subito dopo, però, ha aggiunto che escono da un periodo drammatico poiché “sono state chiuse forzatamente e ingiustamente” durante il periodo di emergenza sanitaria.

Queste parole hanno scatenato la reazione di Beatrice Lorenzin del Partito Democratico: “Questa è una cosa assurda!” ha detto, in merito proprio all’avverbio che definisce la chiusura preventiva delle attività come ingiusta.

A quel punto la lite si è spostata sui temi della pandemia, con la Lorenzin che attaccava l’interlocutore proprio su quel piano: “Menomale che non c’eravate voi al governo, sennò chissà che succedeva! ha detto, riferendosi ai mesi in cui si prendevano norme preventive.

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