Bufera in RAI | L’accusa è seria: sciacallaggio nei confronti della showgirl

Problemi in vista per la RAI. Il gesto non è affatto passato inosservato e l’accusa è devastante: non è piaciuto per niente

RAI
RAI (Raiplay)

In casa Rai sono ore di certo molto tese. La programmazione estiva non è affatto semplice, poiché si deve cercare di mantenere intatto l’intrattenimento e l’informazione pur venendo incontro agli orari e ai desideri dei telespettatori, spesso in vacanza. Proprio per questo motivo, alcuni programmi come i talk show d’estate vengono interrotti: l’impegno e lo sforzo non sarebbero ripagati dai risultati.

Rilanciati, invece, i film e i documentari, spesso più apprezzati d’estate poiché si può stare svegli più a lungo, soprattutto se in ferie. Nelle ultime ore, però, la RAI è stata pesantemente accusata di sciacallaggio: la tecnica è stata fallimentare, poiché il flop è sotto gli occhi di tutti.

RAI, il documentario su Totti non passa inosservato

Francesco Totti e Ilary Blasi nel 2006 (Foto ANSA)

Nel corso della serata di domenica 24 luglio, Rai 1 ha deciso di mandare in onda il documentario sulla vita e la carriera di Francesco Totti: “Io mi chiamo Francesco Totti”. Il film era fino a ieri disponibile solo su Netflix e, per questo motivo, molte persone non erano ancora riuscite a vederlo. Il primo canale ha quindi deciso di proporlo in prima serata, consentendo così a tutti i fan dell’ex calciatore (ma non solo) di poter vedere quest’opera dedicata all’ex capitano della Roma.

Secondo i più, però, questa scelta è stata frutto di una vera e propria opera di sciacallaggio nei confronti di Ilary Blasi e l’ex marito. Il documentario, infatti, è andato in onda proprio poco dopo l’annuncio della fine del matrimonio tra i due: prima della notizia, la Rai non aveva mai preannunciato la volontà di mandare in onda il film. Sono moltissime le voci che sostengono questa accusa. Per di più, RAI 1 non ha avuto grandi risultati in termini di share:

La notizia del divorzio tra Ilary Blasi e Francesco Totti ha infatti popolato le reti Rai, che addirittura sono andate a fare dei servizi giornalistici in ambienti personali dei due, come il parrucchiere o l’estetista. Pesante sconfitta per Rai1, la batosta è evidente.

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