Sono ore di forte tensione quelle che stanno vivendo i vertici RAI. Dalle ultime notizie non si prospetta niente di buono

In casa Rai sono ore di forte tensione. Il Consiglio di Amministrazione, infatti, viene nominato dal governo e dal Parlamento, i quali eleggono il Direttore Generale e i Consiglieri dell’azienda. La Rai, infatti, è un’azienda Radiotelevisiva Pubblica e, di conseguenza, è sottoposta a uno stretto controllo politico.
I recenti avvenimenti che hanno posto fine al governo Draghi e che porteranno i cittadini alle elezioni ad ottobre, però, stanno minando ogni certezza, in casa Rai. Dopo le votazioni ci saranno nuovi vertici e potrebbe finire tutto.
RAI, trema ogni certezza

Solo pochissime settimane fa, a inizio giugno, il Consiglio di Amministrazione Rai aveva adottato alcuni cambiamenti in merito alle idee di Fuortes, l’Amministratore Delegato di Rai. Simona Sala, quindi, è passata dalla direzione di Rai3 a quella del Day Time; Antonio di Bella è passato dal Day Time a quella del settore Approfondimento e Mario Orfeo, dall’Approfondimento è diventato direttore del TG3. Un giro di nomi e di ruoli approvato con cinque voti favorevoli e due contrari, probabilmente a sfondo politico.
Da sempre, infatti, le nomine in Rai sono effettuate con il principio della “lottizzazione“. Rai2 è in quota centrodestra, Rai3 è in quota centrosinistra e Rai1, invece, è filo governativa: cambia, quindi, volta per volta. Il Consiglio di Amministrazione è invece composto da persone di tutte le forze parlamentari, in modo che tutte le voci abbiano la propria rappresentanza.
La crisi di governo che si è aperta a inizio settimana e che si è conclusa con la fine dell’era Draghi, però, ha posto la RAI in una condizione estremamente emergenziale. Certi programmi in corsa per essere trasmessi nel giro di qualche settimana, infatti, sono stati scelti mesi fa da un direttore che poi ha cambiato ruolo, per quindi debuttare sotto un’altra dirigenza. Dopo le elezioni di ottobre, però, la RAI vivrà un nuovo rimescolamento, per cui le cose potrebbero nuovamente cambiare:
Ci sono programmi e conduttori che sono stati scelti qualche mese fa da un direttore. Poi ci sono state le nomine e quindi debutteranno con un nuovo direttore. A ottobre post voto nuovi vertici e quindi rischio chiusure per titoli flop con nuovi dirigenti. Praticamente un circo.
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) July 21, 2022
La situazione è quindi tesa soprattutto per i dirigenti come Monica Maggioni, la quale già non sta godendo di particolare stima e affetto nel pubblico Rai.