Il conduttore e giornalista Mario Giordano si congeda definitivamente: il crash del Governo riserva risvolti inaspettati.
La giornata di mercoledì 20 luglio ha segnato una data memorabile per il panorama politico italiano. Dopo l’annuncio degli scorsi giorni circa l’intenzione di dimettersi dal ruolo di Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha abbandonato definitivamente il suo compito istituzionale.
Le maggiori emittenti hanno proposto al pubblico lunghe maratone televisive, aggiornando gli spettatori circa l’evolversi delle vicende in aula. Durante la fascia preserale le notizie hanno assunto tono di ufficialità: il Governo italiano è collassato sotto agli occhi attenti della stampa italiana ed estera. Mario Giordano, in controtendenza con l’atteggiamento di molti colleghi ed esponenti politici, ha accuratamente evitato di stracciarsi le vesti, pubblicando anzi un video, come al solito “Fuori dal coro”.
Mario Giordano erutta fuoco e fiamme: “Si è dimesso? Sono contento!”
Mentre il mondo politico e giornalistico sembra avvolto da un’aura di precarietà e disfattismo, Mario Giordano è di ben altro avviso, e lo comunica a chiare lettere tramite i canali social di “Fuori dal coro”. Diversamente dai colleghi della stampa, che nel giro di poche ore hanno titolato i maggiori quotidiani con slogan allarmisti, il conduttore di Rete 4 esprime al contrario il proprio compiacimento.
“Donato!“, ha esordito, coinvolgendo come d’abitudine il regista, sul momento assente, di “Fuori dal coro”. “Ho sentito che Draghi si è dimesso! Ho sentito commenti incredibili stamattina… I giornali titolavano: ‘L’ora più buia’, addirittura ‘L’Italia tradita’, ‘Vergogna’! E allora a me dispiace vedere tutti questi colleghi così angosciati. Nessuno ci ha capito niente di quello che è successo in Parlamento in questa giornata complicata, ma l’esito finale, scusate, io sono fuori dal coro come sempre, ma sono contento!“.
Mario Giordano ha poi proseguito l’accesa filippica: “Sono contento di pensare che non sarà più Ministro la Lamorgese! Quella delle porte aperte, quella che non riesce a controllare l’ordine pubblico, quella che si possono fare i rave-party! Sono contento che non sarà più Ministro Speranza, speriamo che Speranza non sia più il Ministro della Salute, l’uomo delle circolari assurde di Tachipirina e vigile attesa. L’uomo della sospensione dei medici e degli infermieri, che ancora oggi sono sospesi, ma vergogna! Io non ci posso fare niente, sono contento!“.
Il giornalista ha infine scagliato una frecciata pregna di ironia ai colleghi del suo Ordine: “E alle vedove inconsolabili, quelle di ‘Vergogna’, ‘L’ora più buia’, vorrei dire che le conseguenze economiche ci sono già, ci sono tutte! Le bollette sono aumentate mentre Draghi era al Governo, la crisi energetica c’era con Draghi al Governo, e andrà avanti. E anzi, io ho il sospetto che Draghi abbia voluto, con quei due discorsi così duri, non farsi dare la fiducia. Proprio perché sapeva che le premesse che lui ha posto in questi mesi sono di una crisi devastante che ci prenderà in autunno e che lui non voleva gestire!“.
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Secondo Mario Giordano le elezioni avrebbero in ogni caso provocato il medesimo effetto sulla politica, e ritiene che i cittadini abbiano il diritto, finalmente, di esprimere con il voto lo propria sovranità. E conclude con: “Addio, Governo Draghi. Io, non ti rimpiangerò!“.
