“Programma chiuso a sorpresa”: flop devastante, la fanno fuori

Pessimi risultati di share per il nuovo programma di RAI 2: i vertici di Viale Mazzin sono pronti a stroncare il progetto?

Logo di RAI 2
Logo di RAI 2 (fonte youtube)

Sabato 26 marzo ha debuttato sul canale RAI 2 un nuovo format dedicato agli spettatori più giovani del piccolo schermo. Il talk-show, condotto dalla giornalista Monica Setta, reca l’azzeccato nome “Generazione Z“, e si propone di avvicinare il mondo della politica a quello dei giovani.

Monica, in onda regolarmente sulla rete ammiraglia con “Uno mattina in Famiglia“, ha accettato la sfida, dichiarando: “Volevo un programma sui giovani che avesse una chiave nuova, in cui i politici si mettessero in gioco rispondendo in modo semplice alle domande complesse dei ragazzi senza filtro. E sono rimasta stupita quando ministri e rappresentanti della politica hanno dato la loro disponibilità…“. Tale, lodevole, progetto sembra però essersi arenato: “Generazione Z” potrebbe essere presto epurato dal palinsesto di RAI 2, vediamo perché.

Brutte notizie per Monica Setta: il suo programma “Generazione Z” potrebbe avere vita breve

il programma Generazione Z
il programma Generazione Z (fonte instagram)

La longevità di un format televisivo dipende dai riscontri di share da parte del pubblico: la guerra degli ascolti è ormai spietata, e i giganti RAI e Mediaset si contendono gli ascolti proponendo contenuti sempre nuovi ed innovativi. L’esperimento di “Generazione Z” sembra però naufragare miseramente: il programma di Monica Setta ha infatti totalizzato nell’ultima puntata un risicato 1,82% di punti, con 252.000 spettatori attivi.

Il talk-show rischia quindi di non arrivare alle 6 puntate previste inizialmente, e potrebbe essere presto sospeso in favore di programmi più accattivanti. C’erano anche nomi prestigiosi in lizza per gli interventi in diretta, come ad esempio il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, e Fabiana Dadone, ministro della Gioventù. Monica Setta aveva dichiarato infatti: “Una cosa inusuale, tanto che io pensavo che sarebbe rimasto un progetto nel cassetto, mentre i ministri hanno accettato subito. Davvero non mi aspettavo una voglia così grande di comunicare con questa generazione! Non immaginavo questa disponibilità da parte della politica che è abituata a parlare agli adulti perché gli adulti votano. In questo caso la fascia di età è 12-24 e tanti ragazzi, che hanno posto le domande ai ministri, sono ancora ben lontani dall’età del voto. I ministri hanno mostrato, dunque, un grande senso di servizio pubblico!“.

Purtroppo gli interventi in calendario rischiano una repentina cancellazione: RAI non ha ancora emanato un comunicato ufficiale, ma il destino del talk-show sembra ormai compromesso.

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