Giovanni Floris, la rivelazione lascia tutti di sasso: è gelo in studio [VIDEO]

A Di Martedì, condotto da Giovanni Floris, martedì sera un ospite ha rilasciato una dichiarazione del tutto inaspettata. Momenti difficili

Giovanni Floris
Giovanni Floris a Di Martedì: momenti imbarazzanti (La7)

E’ passato anche Sanremo e, con lui, la settimana in cui sembrava che il tema della pandemia fosse definitivamente sparito da ogni talk show. E invece eccolo ancora qua, pronto in primo piano a far litigare qualsiasi ospite e a creare di nuovo divisioni e confusione. Da Giovanni Floris, nell’ultima puntata de Di Martedì, si è parlato dei vaccini e delle ospedalizzazioni.

Ospite in collegamento era il Professor Francesco Broccolo, virologo dell’Università di Milano Bicocca. L’esperto, commentando i dati delle vaccinazioni, si è lasciato andare a una rivelazione che ha lasciato tutti a bocca aperta.

Broccolo gela Giovanni Floris, panico in studio

Broccolo a Di Martedì
Broccolo a Di Martedì: dichiarazioni che lasciano tutti di stucco (Screen da Twitter)

A Di Martedì, nella serata dell’otto febbraio, il Prof. Francesco Broccolo ha commentato un dato letto da Giovanni Floris. Secondo un report dell’Istituto Superiore di Sanità del 4/02/2022, chi ha tre dosi sembra essere più portato ad ammalarsi. In particolare, questo sembra succedere in particolare alla fascia d’età 12-39 anni che vede in ospedale, su 100.000 persone, 23 persone con due dosi da meno di 120 giorni e 28 persone con la terza dose.

Il Prof. Francesco Broccolo ha quindi commentato questi dati, dicendo che spesso nota che chi la terza dose si sente più protetto degli altri. “Chi è boosterizzato si sente più sicuro, si protegge meno, cala l’attenzione. Alla visita medica spesso mi capita. Il paziente entra e dice: Dottore, posso togliere la mascherina? Tanto ho fatto tre dosi!“. Il virologo, quindi, si spiega questi dati sui ricoveri con questa falsa credenza, secondo cui chi ha tre dosi abbia meno probabilità di ammalarsi da Sars-CoV-2.

Nel suo discorso, però, affronta poi una questione molto delicata, che lascia tutti di stucco. “Quando il titolo anticorpale è molto alto e c’è una quota non neutralizzante (e questo potrebbe essere il caso, perché il vaccino crea degli anticorpi che non neutralizzano completamente il virus) questi, anziché bloccare il virus, lo traghettano all’interno della cellula“.

In studio, Giovanni Floris e gli altri ospiti sono rimasti completamente di stucco di fronte a questa affermazione. Broccolo ha poi concluso, dicendo: “Di fronte a questo dato, comunque, ci dobbiamo inchinare, perché si presenta da tre settimane“.

 

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