Gianluigi Paragone, il collegamento finisce male: gli spengono il microfono ma il labiale è chiarissimo [VIDEO]

Gianluigi Paragone è al centro di un nuovo siparietto a Dritto e Rovescio. Viene zittito dal conduttore, ma si capisce tutto

Gianluigi Paragone e Andrea Romano
Spengono il microfono a Paragone, ma si capisce tutto (Mediaset Infinity)

A Dritto e Rovescio, ieri sera, un altro siparietto dell’assurdo ha coinvolto Andrea Romano, del Partito Democratico e Gianluigi Paragone, di Italexit – No Europa per l’Italia. I due, confrontandosi su uno dei temi più caldi del momento, hanno notevolmente alzato i toni, portando il conduttore Paolo del Debbio a chiedere alla regia che a Paragone spegnessero il microfono. L’invitato, però, non si è dato per vinto e con il labiale ha lasciato ben intendere cos’altro avesse da dire. Parole dure.

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Gianluigi Paragone a microfono spento, ma si capisce tutto

Paolo del Debbio
Paolo del Debbio zittisce Paragone (Mediaset Infinity)

Durante la puntata di ieri sera di Dritto e Rovescio, il tema caldo è stato quello della pandemia e, di conseguenza, si è arrivati a parlare anche di vaccinazioni contro Covid-19, la malattia causata dal virus Sars-CoV-2. In studio era presente una signora di Bergamo, la quale ha raccontato la tragedia che in quella città ha avuto luogo nei primi mesi del lockdown del 2020. Lei stessa ha perso il papà in praticamente un solo giorno, il 17 maggio 2020, a causa del covid. La sua storia personale la porta quindi a chiedere, in diretta tv, che tutti si vaccinino e che chiunque pensi a quello che ha passato Bergamo, in quei giorni: una tragedia che nessuno vuole più vivere.

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Poco dopo questo momento, molto profondo e toccante, il microfono è passato a Gianluigi Paragone di Italexit, in collegamento da casa. Il senatore della Repubblica non si è certo risparmiato, dicendo che proprio in quelle ore erano stati pubblicati degli studi riguardo agli effetti collaterali dei vaccini, di cui “ci sono crescenti prove che il vaccino causi coaguli di sangue”. Andrea Romano del PD, quindi, ha alzato la voce contro di lui affermando l’assurdità delle sue posizioni: “Ci vuole veramente una faccia tosta per intervenire dicendo queste parole dopo la signora di Bergamo”. La discussione quindi si accende, arrivando a toni accesi a tal punto che il conduttore è costretto a spegnere il microfono di Paragone, il quale stava accusando Romano di essere un “manipolatore delle menti”.

Il microfono spento, però, non gli ha impedito di comunicare con il labiale. E, purtroppo o per fortuna, dal labiale si è capito chiaramente ciò che voleva dire.

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