Conserve in barattolo | Allarme botulismo: occhio a questi segnali

Attenzione al rischio di contrarre il botulismo: questa grave patologia infettiva può avere conseguenze letali sull’essere umano.
Il botulismo è un’infezione batterica provocata dal Clostridium botulinum.
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allarme botulismo (fonte pexels)

Tale microorganismo produce 7 tipi di tossine distinte, che interferiscono direttamente con le terminazioni nervose periferiche. 4 di esse, inoltre, sono note per gli effetti altamente velenosi nell’organismo umano.

Il botulismo può svilupparsi in 3 casistiche ben distinte. Nel primo caso, si sviluppa in presenza di lesioni cutanee infette, e nel secondo insorge in età infantile, a causa dell’ingestione involontaria di spore batteriche. Nel terzo caso, che ci riguarda più da vicino, si sviluppa nei cibi contaminati, come ad esempio le conserve in barattolo.

Scopriamo quali sono i sintomi ed effetti principali, e come riconoscerne la contaminazione nei cibi home-made.

Botulismo: sintomi, effetti e come riconoscere i cibi contaminati

Il botulismo inizia a manifestare i sintomi più tipici nell’organismo a circa 12-36 ore dall’ingestione della tossina.

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botulismo (fonte web)

Inizialmente si palesa con vomito, nausea, crampi addominali e diarrea, per poi sfociare in lancinanti dolori neuromuscolari. In seguito compaiono inoltre debolezza generalizzata e persino una paralisi flaccida, che rende l’intera muscolatura ipotonica. Si ravvisano frequentemente anche secchezza delle fauci, difficoltà visive, abbassamento delle palpebre e incapacità di parlare correttamente. Nella peggiore delle ipotesi, può provocare paralisi del diaframma, infezioni polmonari e insufficienze respiratorie, provocando persino in decesso del soggetto affetto.

Il botulino vive e si riproduce in assenza di ossigeno: per tale ragione, le conserve fatte in casa possono diventare il suo habitat ideale. Gli alimenti generalmente più a rischio sono quelli ricchi di acqua e a bassa acidità come: conserve vegetali sott’olio (peperoni, fagiolini, fagioli, piselli, asparagi, melanzane, zucchine), salse non acide ricche d’olio (uno su tutti, il pesto), conserve animali (tonno, carni in scatola) e insaccati.
La prevenzione è sempre lo strumento migliore per evitare l’insorgenza del botulino negli alimenti conservati. Cerchiamo perciò di pulire scrupolosamente i piani di lavoro e gli strumenti utilizzati in cucina durante la preparazione. Inoltre, la tossina del botulino è termolabile: bollite accuratamente i vostri vasetti di conserva prima del consumo a tavola.
È buona norma, infine, controllare l’aspetto delle nostre pietanze conservate. Se il coperchio metallico del barattolo si presenta gonfio, o compaiono bollicine nella conserva, eliminiamolo senza indugi, ed evitando di aprire la confezione. Idem nel caso in cui fuoriescano gas o liquidi maleodoranti: cestinate preventivamente i cibi conservati!
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