Wurstel e listeria | Azzera il rischio, il segreto è sull’etichetta

I wurstel sono spesso al centro di allarmanti allerte alimentari: il segreto per scongiurare il rischio di listeria è nell’etichetta.

Negli ultimi mesi i wurstel sono spesso emersi agli onori delle cronache a causa di sospette contaminazioni da listeria.

wurstel e listeria specialmag.it
wurstel e listeria (fonte web)

La listeriosi è una tossico-infezione alimentare tristemente nota per i suoi effetti sulle donne in stato di gravidanza e sui relativi feti. Questa patologia può infatti compromettere lo sviluppo del feto, provocando parti prematuri, o addirittura il decesso del nascituro. Può altresì colpire, anche se raramente, esseri umani in completa salute, provocando l’insorgenza di gravi setticemie. Nel caso dei wurstel, possiamo escludere il rischio di listeriosi semplicemente leggendo l’etichetta: scopriamo come.

Wurstel e listeria: l’etichetta è fondamentale

Esistono in commercio parecchie marche e tipi di wurstel. L’etichetta, però, potrebbe venire in nostro soccorso, aiutandoci a scongiurare il rischio di listeriosi.

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wurstel e listeria (fonte web)

Il batterio della listeria può provocare gravi conseguenze, sino al decesso dei soggetti affetti. Negli ultimi due anni, infatti, ha provocato la morte di 2 persone, e l’ospedalizzazione di altre 71. Secondo il portale “Il fatto alimentare”, i soggetti ammalati di listeriosi avrebbero consumato wurstel non pastorizzati. Ecco quanto rilevato: “La legge non prevede l’obbligo della pastorizzazione, e il gruppo Veronesi, che detiene la proprietà dei marchi Wudy Aia e Golosino Negroni (…) fino a pochi mesi fa non aveva nelle linee di produzione questa costosa fase del processo. Il motivo è da ricercare nella riduzione dei tempi di lavorazione e nei costi che si abbassano drasticamente.“.

E ancora: “La pastorizzazione viene fatta immergendo il prodotto confezionato in una vasca di acqua riscaldata a 80°C per un tempo variabile da 9 a 15 minuti a seconda del formato. L’operazione è considerata molto onerosa e comporta un consumo energetico notevole. Le fasi successive sono il raffreddamento, l’asciugatura, l’imballaggio e la spedizione.. In questo modo in teoria il würstel si può mangiare crudo ‘freddo’ , perché Listeria, Salmonella e altri batteri patogeni sono eliminati e non creano problemi di sorta.“.

Da quanto emerge, conviene perciò scegliere wurstel recanti la dicitura “prodotto pastorizzato“. In caso contrario, consigliamo di evitare il consumo a crudo dell’alimento, sottoponendolo preventivamente ad un processo di cottura previo riscaldamento in forno o bollitura. Solo così potremo allontanare con sicurezza lo spettro della listeria dalle nostre tavole.

 

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