“Deve pagare 25mila euro”: adesso è ufficiale, Marco Travaglio condannato

Sentenza pesantissima per Marco Travaglio, il direttore de Il Fatto Quotidiano. La vicenda è articolata, eco cos’è successo

Marco Travaglio
Marco Travaglio (Youtube)

Sono giorni molto complessi, quelli che sta vivendo il direttore de Il Fatto Quotidiano. Marco Travaglio, infatti, è un giornalista le cui opinioni son ben note: non tanto per le posizioni che esprimono, quanto per il vigore con cui le difende e le sottolinea.

Nelle ultime settimane, però, queste stesse modalità di espressione e di pensiero gli sono costate molto caro. L’accusa è chiara e i magistrati hanno parlato chiaro: un risarcimento epocale.

Marco Travaglio sotto accusa: condanna esemplare

Marco Travaglio
Marco Travaglio , ospite a Ottoemezzo (La7 screenshot)

Il direttore de Il Fatto Quotidiano, con il giornale e la società editrice, sono stati definitivamente condannati per diffamazione. È questa un’accusa non rara, nel mondo dell’informazione e del giornalismo; proprio in questi giorni, per esempio, è capitata anche a un inviato de Le Iene. A fare la differenza nel caso di Marco Travaglio, però, è la persona da cui questa accusa arriva: si tratta di Maria Elisabetta Alberti Casellati, la Presidente del Senato.

La notizia è stata data dalla senatrice stessa, la quale ha pubblicato anche il dispositivo della sentenza ai contenuti di carattere diffamatorio pubblicati dal quotidiano di Travaglio tra il novembre 2019 e il giugno 2020. Si tratta di cinque articoli in tutto, firmati da Carlo Tecce, Ilaria Proietti e Marco Travaglio e avevano l’obiettivo di fare luce sul rapporto tra la Presidente del Senato e la figlia, Ludovica. In particolare, si sottolineava l’atteggiamento spocchioso e intento a favoritismi mostrato a Palazzo Madama in alcune occasioni.

Il Tribunale, però, ha definitivamente segnalato questi articoli come diffamatori e i tre giornalisti devono risarcire i danni a favore di Maria Elisabetta Alberti Casellati. La somma ammonta a €25.000: Carlo Tecce nei limiti di cinque mila euro, Ilaria Proietti nei limiti di dieci mila euro e Marco Travaglio nel resto. Ma non solo: Travaglio e Proietti devono pagare due mila euro a testa, Tecce mille, per le spese sostenute dalla Presidente del Senato. Questo rimborso riguarda l’impegno economico da lei sostenuto per le spese di difesa e per l’attività di informazione pubblica che ha attuato, per pulirsi dall’ombra delle colpe.

Il Fatto Quotidiano, però, non ha voluto perdere il proprio piglio. Il giorno successivo alla sentenza, infatti, ha pubblicato sulle proprie pagine il tutto, titolandolo così: “Non ha vinto“. Parole chiare e nette che rimarcano la posizione del quotidiano e di Marco Travaglio.

 

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