“Ma stiamo scherzando?!?!”: Marco Travaglio perde la calma, Floris completamente ammutolito [VIDEO]

Il giornalista Marco Travaglio esplode sul caso nazionale, parole di fuoco in diretta televisiva.

Marco Travaglio
Marco Travaglio (fonte youtube)

Il giornalista, opinionista e direttore de “Il Fatto Quotidiano” Marco Travaglio continua la sua crociata morale, avversando apertamente gli echi dell’ultimo caso di portata nazionale. Si tratta del presunto scoop presentato ai lettori dal quotidiano “Il Corriere della Sera”, in cui veniva pubblicata una lista di sedicenti filo-putiniani e sostenitori della causa russa.

La lista, redatta da un utente di Twitter immolato alla causa, conteneva nomi celebri – come Alessandro Orsini, Vito Petrocelli, Alberto Fazolo e il fotoreporter Giorgio Bianchi -, al fianco di illustri sconosciuti della rete. Il caso ha avuto un enorme impatto mediatico, e il giornalista si è interrogato sulle legittimità di tale pubblicazione. A “Otto e mezzo” non ha risparmiato Lilli Gruber e Giovanni Floris da un’incendiaria invettiva in diretta.

Marco Travaglio out of control: cala il gelo a Otto e mezzo

Marco Travaglio e Giovanni Floris
Marco Travaglio e Giovanni Floris (fonte youtube)

A nulla sono valse le proteste di alcuni degli incriminati, che sono addirittura finiti nel mirino del Copasir. Giorgio Bianchi, ad esempio, dopo aver documentato le rappresaglie fratricide nel Donbass, ha espresso più volte la sua contrarietà alla narrazione del conflitto in salsa italiana, finendo perciò nel calderone de “Il Corriere”. Nonostante abbia dichiarato: “Io putiniano? Ho solo contestato Draghi!”, lui, e molti altri, sono ancora vittime di una gogna mediatica senza precedenti.

Marco Travaglio ha perorato la causa, ponendo sul piatto anche l’etica professionale dei giornalisti della celebre testata, sparando poi a zero davanti agli allibiti Lilli Gruber e Giovanni Floris. In merito alla vicenda succitata, il giornalista ha asserito: “Le fake news ci sono ovunque, soprattutto in tempo di guerra. Ne sento quotidianamente, quando mi capita cerco di smontarle, da tutte e due le parti, ma non chiederei mai al Governo, ai servizi segreti, al Copasir e alla maggioranza parlamentare di autoproclamarsi Ministero della Verità, e di decidere qual è la verità e qual è la fake news. Ma diamo i numeri?“.

Il giornalista ha poi proseguito: “Cioè, affidiamo la veridicità delle notizie ai parlamentari del Copasir in base ai rapporti dei servizi segreti? I servizi segreti ci dicono qual è la verità, con la tradizione che abbiamo in Italia? Ma stiamo scherzando? Il Governo decide cos’è vero e cos’è falso? Decide chi deve andare in televisione e chi non deve andare in televisione? E come fai a difenderti se ti mettono nella lista dei putiniani?“.

La conclusione di Marco Travaglio

Travaglio ha poi concluso la sua filippica con amarezza: “Come fai a difenderti da una roba del genere, rispondi ‘non è vero’? Qual è l’accusa? Qui non c’è un’accusa, non c’è un reato! Non c’è un comportamento indegno! Ci sono le idee di queste persone, che io non conosco! Non è possibile che i Servizi Segreti facciano questa roba qua e nessuno vada in Parlamento a chiedere: ‘chi ha commissionato questa roba?‘ E per quale motivo i giornali non si scandalizzano?“.

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