Marco Travaglio ammutolisce tutti: “Ma stiamo scherzando?”, la Gruber ci resta male [VIDEO]

Il giornalista Marco Travaglio spara a zero sul comunicato di Lilli Gruber: la stroncatura in diretta fa discutere.

Marco Travaglio
Marco Travaglio (fonte youtube)

Il 3 maggio è stata la “Giornata mondiale della libertà di stampa“. Tale ricorrenza ha fomentato il dibattito nel Belpaese, infuocando un terreno di scontro già segnato da pesanti polemiche e battibecchi televisivi. Dopo la bufera mediatica su Alessandro Orsini, noto sociologo recentemente silurato dalla Luiss, il faro dell’attenzione pubblica si è spostato su Rete 4.

La recente intervista al Ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov,  ad opera del giornalista Giuseppe Brindisi, ha decisamente spaccato la sensibilità popolare. Se, infatti, taluni sostengono che la libertà di stampa debba essere universalmente garantita, altri invocano una drastica opera di censura sui media nazionali. Lilli Gruber ha affrontato la questione a “Otto e mezzo”, in compagnia dell’ospite ricorrente Marco Travaglio. Il giornalista non ha dubbi, e spara a zero sulla recente iniziativa delle Istituzioni italiane.

“Ë pronto per la neuro!”: Marco Travaglio senza freni, sbotta nello studio di Otto e mezzo

Marco Travaglio e Lilli Gruber
Marco Travaglio e Lilli Gruber (fonte youtube)

Lilli Gruber ha comunicato agli spettatori di “Otto e mezzo”: “Parto con il COPASIR, che è il Comitato Parlamentare sui Servizi Segreti che, a proposito della guerra Russia-Ucraina, ha annunciato oggi delle audizioni a partire dalla prossima settimana. (…) Che cosa significa questa iniziativa del COPASIR?“.

Marco Travaglio ha replicato con sicurezza: “Significa che chi l’ha concepita è pronto per la neurodeliri, secondo me. Il COPASIR è il Comitato di controllo parlamentare sulle attività dei servizi di sicurezza italiani, quindi delle nostre spie. Quindi, se ci fossero spie russe, sarebbe dubbia la sua competenza. Ma questi si occupano di chi devono invitare nei talk e nelle trasmissioni televisive i conduttori, chi devono essere gli ospiti, quali domande bisogna fargli… Quali domande accettare e quali no? Ma stiamo scherzando?“.

Il giornalista ha inoltre argomentato: “Se anche fossero spie, tutti i russi che vengono invitati in televisione, cosa possono spiare in collegamento con i nostri talk? Mah, al massimo possono parlare, possono dire le loro cose! Generalmente, visto il livello di libertà che c’è in Russia, diranno cose a favore di Putin. Se poi sono addirittura il Ministro degli Esteri Lavrov, non ci vuole il COPASIR per intuire che sarà a favore di Putin!“.

Quindi io vorrei capire di cosa si occupano, che cosa fanno… Come spendono i soldi che incredibilmente gli versiamo ogni mese, questi parlamentari, che sono soprattutto del PD? Letteralmente: di che cosa stanno parlando? Del fatto che noi intervistiamo dei russi per conoscere il punto di vista dei russi? Sapere perché questa guerra, che a noi pare lunare, all’80% o più dei russi appare giustificata, a addirittura sacrosanta?“, ha concluso il Direttore de “Il Fatto Quotidiano”. Le sue affermazioni hanno gelato la conduttrice e gli ospiti in studio: Travaglio ha fermamente rivendicato la libertà di espressione e stampa nel Belpaese, ma tale tematica ha esiti tutt’altro che certi.

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