Sigfrido Ranucci trema: “Lo faranno chiudere!”, ora il programma rischia grosso

Il conduttore e autore Sigfrido Ranucci sembra nelle ultime ore sotto-scacco: fiato sospeso per la sorte del suo “Report”.

Sigfrido Ranucci
Sigfrido Ranucci (fonte youtube)

Dopo la bufera in Commissione Vigilanza, risalente allo scorso febbraio, una nuova minaccia incombe sul conduttore e giornalista romano Sigfrido Ranucci. Il padrone di casa del programma di approfondimento “Report” paga lo scotto dopo aver smontato una presunta fake-news, e le sue inchieste potrebbero aver vita breve.

Dopo il “caso Orsini” e l’intervento piccato del Direttore di Rai 3 Franco Di Mare, il conduttore si ritrova a fronteggiare una minaccia concreta: gli spettatori paventano la chiusura definitiva del programma.

Sigfrido Ranucci sventa la bufala, ma le conseguenze potrebbero essere deleterie

Sigfrido Ranucci
Sigfrido Ranucci (fonte youtube)

Durante l’ultimo appuntamento con “Report“, si è molto chiacchierato circa l’attribuzione del vocabolo “comico” al Presidente ucraino Zelensky. Ranucci l’aveva così definito, attirandosi le ire di parecchi spettatori, che esigevano che, in egual maniera, riservasse l’aggettivo “criminale” in riferimento a Vladimir Putin. Il conduttore Rai è stato per l’ennesima volta tacciato di effettuare un giornalismo fazioso e parziale, finendo dritto dritto nel mirino dei social media.

In seguito, il programma “Report”  ha anche sfatato una fake-news riguardante la presunta cattura di Eduard Basurin da parte dei servizi segreti del Cremlino. La pagina Facebook di “Report” aveva infatti smentito tale notizia, commentando: “Secondo i media ucraini Eduard Basurin, portavoce dell’esercito della Repubblica Popolare di Donetsk, sarebbe stato catturato dai Servizi segreti di Mosca, colpevole di aver rivelato involontariamente notizie riservate sull’uso di armi chimiche a Mariupol. La notizia è stata rilanciata dall’Ansa ieri alle 16.54 e ripresa da numerosi giornali. Alle 19.00 Basurin si trovava però davanti al Teatro di Donetsk, nel pieno centro della città del Donbass, intervistato dalle telecamere di Report.“. Tale precisazione, accolta con favore dagli utenti della piattaforma, ha avvalorato anche le parole del giornalista di guerra Giorgio Bianchi, attivo da anni nel Donbass.

In rete, però, è scattato un diffuso allarme tra gli aficionados di “Report“: dopo il famoso caso “Orsini“- in cui le principali emittenti si erano scagliate contro l’eminente Professore della Luiss -, si teme una nuova censura, imposta proprio a Sigfrido Ranucci e al suo programma. Diversi utenti commentano: “Tra poco faranno chiudere REPORT perché… parla“, oppure: “Ma che strano… Almeno Report fa informazione reale…“.

Alla luce delle recenti bufere mediatiche che hanno travolto il mondo dell’informazione, non si escludono provvedimenti dopo la smentita di Sigfrido Ranucci. Come ben sappiamo, Franco Di Mare ha assunto posizioni piuttosto rigide nei confronti di ogni narrazione contrapposta a quella ufficiale, e potrebbe decidere di sospendere lo storico programma di Rai 3.

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