“Sospensione immediata”: decisione storica della Rai, non era mai successo prima

La notizia è arrivata nelle primissime ore di domenica mattina. Momento storico per le reti Rai, lo scenario si rivela essere molto serio

Lo studio del TG1
Lo studio del TG1 (Youutbe)

Il momento storico non è dei più facili, per chi svolge il lavoro di giornalista. La guerra russo-ucraina sta letteralmente travolgendo ogni aspetto della comunicazione pubblica, ciò che sta accadendo nel nostro continente richiede forze e impegno per essere narrato. I telegiornali, sin dal primo giorno, stanno seguendo la vicenda con estremo tatto e precisione.

Nelle ultime ore, però, la Rai ha preso una decisione storica proprio a riguardo di questo aspetto della nostra quotidianità. La motivazione è seria e le conseguenze della scelta son tutte da vedere.

La Rai ha deciso, momento storico decisivo

TG1
TG1 (Youtube)

Sin dal primo giorno di guerra, ogni telegiornale ha seguito le vicende russo-ucraine con estrema precisione. Sia la Rai che la Mediaset, infatti, avevano propri inviati di guerra sul campo, che quotidianamente aggiornavano colleghi e telespettatori con riprese precise dei fatti principali. Sebbene non si tratti certamente di un lavoro facile o scontato, i primi nove giorni di scontri si sono rivelati abbastanza sicuri per chi svolgeva questo lavoro, per quanto possano essere sicuri dei luoghi di guerra.

Nelle ultime ore della giornata di sabato 5 marzo, però, la situazione si è letteralmente ribaltata. Con una nota, Viale Mazzini ha annunciato la sospensione dei servizi giornalistici dalla Russia. La Rai ha quindi deciso di far rientrare tutti i suoi inviati e corrispondenti sul territorio, rendendo sospeso ogni servizio previsto. “In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalla autorità“, ha annunciato la Rai, “a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati dalla Federazione Russa“.

Il rischio, infatti, è che una notizia del tutto vera e confermata possa essere letta in modo fuorviante dall’autorità russa. Questo potrebbe portare all’incarcerazione del giornalista, con conseguenze gravissime sia sul piano personale che lavorativo. E’ stata questa la ragione principale che ha portato la Rai a compiere questa decisione storica. Nella nota diffusa da Viale Mazzini, la Rai ha voluto sottolineare l’estrema importanza della sicurezza dei giornalisti. Le notizie relative ai fatti russi verranno quindi fornite da una pluralità di fonti giornalistiche aziendali in servizio in paesi limitrofi.

La decisione è del tutto destinata a rimanere nella storia, poiché mai prima la Rai si è trovata a dover deliberare una decisione del genere. La tutela dei giornalisti e il rispetto della pluralità di informazione è però alla base del credo giornalistico dell’azienda e, per questo, si è deciso questo importante passo.

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