“Ma che succede a Floris?”: battutaccia folle in diretta, lo stanno massacrando per la frase sui medici [VIDEO

Giovanni Floris: scivolone imbarazzante per il conduttore del talk-show “DiMartedì”, gogna mediatica per la gaffe con Sileri.

Giovanni Floris
Giovanni Floris (fonte La7)

Bufera sul talk-show “DiMartedì”, condotto e ideato da Giovanni Floris . Dopo le opinabili dichiarazioni di Pierpaolo Sileri, che ha infiammato il web con le sue posizioni di granitica avversione per i non vaccinati, anche il conduttore contribuisce a rinfocolare le polemiche.

Argomento di discussione, la situazione sanitaria nel Paese. I vari ospiti hanno infatti rilevato che, se i posti letto sono aumentati rispetto ai primi tempi della pandemia, altrettanto non si può dire riguardo al personale medico operativo. Floris ha così coinvolto Sileri nel dibattito: “Il Governo ha un po’ frenato. Se il problema sono le terapie intensive, aumentiamole, se il problema sono i pochi medici, aumentiamoli!“. La parola è perciò passata a Pierpaolo Sileri.

Giovanni Floris e la frase shock: “Non possono insegnare anche di notte?”

Pierpaolo Sileri
Pierpaolo Sileri (fonte youtube)

Sileri ha ribattuto: “Attenzione: i posti letto sono raddoppiati, nelle terapie intensive… ma dietro un posto in terapia intensiva c’è un personale infermieristico e c’è un’anestesista rianimatore. Gli studenti laureati li vedremo tra 6 anni…“. A questo punto Floris l’ha incautamente interrotto: “Ma come tra 6 anni? Se è così emergenza i professori non possono insegnare anche alla notte, e farli diventare 3? In nome dell’emergenza abbiamo fatto cose che sembravano impossibili…“.

Oltre alle proteste di Sileri si è levato anche un coro di critiche dal web. Un utente commenta così su Twitter: “Floris ha appena chiesto perché non si possa accorciare la durata del corso di laurea in medicina facendo lezione anche la notte. Io non ho parole. Credevo fosse una battuta, ma non ha riso. Gli hanno anche risposto.“.

La gaffe di Floris gli è valsa una vigorosa lavata di capo da parte dei social: resta da approfondire quanto ci fosse di serio, e quanto di faceto.

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